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Tutorial de Low-tech Lab | Catégories : Habitat, Énergie
Riscaldamento solare ad ardesia, per ogni tipo di abitazione, da Guy Isabel.
Riscaldamento solare ad ardesia, per ogni tipo di abitazione, da Guy Isabel.
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L'ideazione di questo tipo di riscaldamento solare è stata fortemente influenzata dai progetti descritti da Guy Isabel nel suo libro Les capteurs solaires à air, edizioni Eyrolles.
Il sole trasmette l'energia alla terra mediante irraggiamento. All'equatore, questo fenomeno raggiunge la potenza di 1000 W/m², pari alla potenza di un piccolo riscaldatore elettrico.
L'energia solare è gratuita, intermittente e relativamente semplice da trasformare in modo efficace in calore (con un'efficienza superiore al 60%).
Questo sito, basandosi sulla stagione e sulla posizione geografica, permette di conoscere vari parametri quali la potenza massima per m² e l'angolazione del sole rispetto alla località in cui ci si trova.
Quest'altro consente di calcolare gli stessi valori quasi dappertutto nel mondo, tenendo conto della linea dell'orizzonte, dell'orientamento dei pannelli solari e di altri parametri. I valori predefiniti mostrati corrispondono all'energia fotovoltaica generata, ma è possibile vedere la radiazione in kwh/m2.
Il collettore ad aria
Si tratta, concretamente, di trasformare l'irraggiamento del Sole in calore grazie al cosiddetto corpo nero (per esempio l'asfalto bollente d'estate o ancora il cruscotto di un'auto parcheggiata in pieno sole).
Per le abitazioni, i sistemi più comuni basati su questo principio sono gli scaldacqua solari, spesso installati sulle pendenze dei tetti per fornire acqua calda per uso igienico in aggiunta ai sistemi tradizionali.
Meno conosciuto, il collettore ad aria permette di riscaldare l'aria di una stanza.
Questo tutorial illustra la realizzazione di un collettore ad aria di 2 m² strutturato per riscaldare l'aria di una stanza da 10 a 15 m² dai 5 ai 7 °C invernali in media, per la Francia. E' un supplemento al sistema di riscaldamento tradizionale, che permette significativi risparmi finanziari ed ecologici: il costo di circa 200€ è velocemente ammortizzato.
Principio:
D'inverno, il collettore aspira l'aria dell'abitazione dal basso, la scalda grazie al sole radente, poi la restituisce dall'uscita superiore, a una temperatura che può raggiungere i 70°C localmente (istantaneamente diluita nell'atmosfera ambiente).
D'estate, un portello esteriore permette di rigettare l'aria calda del collettore fuori, aspirando al contempo l'aria dell'abitazione, creando così una ventilazione naturale.
Una valvola collegata ad un attuatore termostatico permette la gestione dell'apertura della circolazione dell'aria in modo automatico e senza corrente elettrica, solo quando si raggiungono più di 25 ° C nel sensore.
In questo rapporto troverete un'analisi sull'uso di questo tipo di riscaldamento solare, così come di altre 11 low-tech sperimentate nel progetto "En quête d'un Habitat Durable".
Youtube
Il tutorial qui presentato richiede complessivamente 2,09 m x 1,09 m
Collettore:
Sistema valvola:
Facoltativo:
I progetti dettagliati e i CAD sono stati realizzati da Enerlog, Sono disponibili in open source qui.
Questi disegni sono serviti alla realizzazione di una prima versione costruita nell'atelier e sono stati condivisi qui al fine di rispettare uno degli obiettivi di Enerlog: sostenere la riappropriazione dei saperi da parte dei cittadini condividendo la conoscenza e favorendone la trasmissione.
Osserva: qui il quadro è strutturato per contenere una finestra di 1x2m per 6mm di spessore, un fondo in legno compensato filmato di 10mm e uno strato isolante di 22mm in STEICO. Le dimensioni dovranno, quindi, essere adattate in funzione della disponibilità di ciascuno.
Osserva: Quei 32mm corrispondono allo spessore del materiale isolante + il legno compensato filmato. Rimangono 8mm sull'altro bordo, al fine di contenere lo spessore della finestra e di una guarnizione di tenuta Compriband.
Osserva: Questo taglio permette di ricavare la dimensione 1x2m della finestra all'interno del quadro.
Remarque: Ici, le clapet de ventilation choisi fait 100mm de diamètre, c'est donc à ce diamètre que seront fait l'entrée et la sortie.
Remarque: Selon l'isolant choisi, la pose d'un pare-pluie à l'arrière n'est pas forcement nécessaire si celui-ci est bien étanche à l'eau.
Remarque: Afin de réduire la perte d'énergie dans le capteur, le fond en contreplaqué filmé est recouvert d'une couche d'aluminium permettant de réfléchir le rayonnement infrarouge dans le capteur.
Remarque: Ici, l'écart incluant 2 tasseaux est de 220mm, il s'agit de la largeur des ardoises utilisées par la suite. Cet écartement permettra un léger recouvrement de chaque ardoise.
Remarque: La rangée d'ardoise est surélevé à proximité de la sortie afin de pouvoir évacuer l'air contenu devant et derrière les ardoises, aussi bien en hiver qu'en été par la "trappe été".
Remarque: Ici, une vitre trempée de 6mm d'épaisseur est utilisée. Il est également possible d'utiliser du polycarbonate.
Remarque: Les pare-closes servent à maintenir la vitre dans son logement en comprimant le joint compribande. Elles doivent donc à la fois recouvrir le bord de la vitre et prendre appui sur le cadre.
Remarque: Le vérin thermostatique fonctionne sans électricité. Il renferme un matériau calibré qui se dilate à partir de 25°C et se rétracte en dessous.
Hiver:
Eté:
Vous avez une minute ? Que vous souhaitiez ou non réaliser cette low-tech, votre réponse à ce formulaire nous aiderait à améliorer nos tutos. Merci d'avance pour votre aide !
Comme tout le travail du Low-tech Lab, ce tutoriel est participatif, n'hésitez pas à ajouter les modifications qui vous semblent importantes, et à partager vos réalisations en commentaires.
Vous pouvez télécharger une fiche pédagogique créée par le Low-tech Lab à l'occasion de l'exposition "En Quête d'un Habitat Durable" dans la partie "Fichiers" du tutoriel (onglet au niveau de la section "Outils-Matériaux")
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