Hydroponie/it : Différence entre versions

(Page créée avec « Selezione e raccolta delle colture »)
(Page créée avec « Non tutte le colture sono adatte alla coltura idroponica. Sono molto adatte (soprattutto senza fertilizzanti chimici), le verdure in foglia come insalata, cavolo, spinaci,... »)
Ligne 176 : Ligne 176 :
 
{{Tuto Step
 
{{Tuto Step
 
|Step_Title=Selezione e raccolta delle colture
 
|Step_Title=Selezione e raccolta delle colture
|Step_Content=Toutes les cultures ne sont pas adaptées à l'hydroponie. Il est plus simple, notamment sans engrais chimiques, de préférer les légumes feuilles (salade, choux, épinards, patates douces...) et les aromates (menthe, basilic, coriandre).
+
|Step_Content=Non tutte le colture sono adatte alla coltura idroponica. Sono molto adatte (soprattutto senza fertilizzanti chimici), le verdure in foglia come insalata, cavolo, spinaci, patate dolci, etc... e le erbe aromatiche come menta, basilico e coriandolo.
  
 
"Planter" les dans les billes d'argiles en veillant à bien immerger les racines.
 
"Planter" les dans les billes d'argiles en veillant à bien immerger les racines.

Version du 22 décembre 2022 à 13:27

Tutorial de avatarLow-tech Lab | Catégories : Alimentation

Hydroponie IMG 2667.JPG

Questo tutorial ha come obiettivo quello di introdurre la coltura idroponica e di illustrare come costruire un sistema fai-da-te. Questa tecnologia è stata documentata durante la visita a Singapore della spedizione "Nomade des Mers" dove abbiamo incontrato l'azienda Comcrop, che coltiva piante aromatiche come il basilico e la menta in zone normalmente non utilizzate: i tetti degli immobili!

Licence : Attribution (CC BY)

Introduction

La coltura idroponica è la coltura di piante e ortaggi in acqua, senza terra. Le radici sono immerse in un substrato inerte (palline di argilla, sabbia, ecc...) che serve da supporto. La pianta si nutre direttamente dall'acqua, che è arricchita di una soluzione nutritiva. A differenza della coltura idroponica tradizionale, la bioponia (idroponica+biologica) permette di coltivare frutta e verdura in maniera biologica senza ricorrere a fertilizzanti chimici di sintesi. Infatti, in questo caso si useranno dei fertilizzanti organici come letame, tè di lombrichi, urina e tè di compost ossigenato.

Nella bioponia, la soluzione nutritiva non è sterile: batteri, microrganismi e funghi possono svilupparsi. Questi micro-organismi attivi trasformeranno sostanze come l'ammoniaca in nitrato, uno dei nutrienti essenziali per la crescita delle piante. Nel nostro caso utilizzeremo una soluzione organica mescolando acqua con urina umana (1% di urina rispetto al volume dell'acqua).

La coltura idroponica apporta numerosi vantaggi in alcuni contesti:

  • Nelle regioni aride, dove terra fertile e acqua scarseggiano, la coltura idroponica permette di risparmiare da 7 a 10 volte il volume d'acqua necessario per l'irrigazione rispetto all'agricoltura convenzionale e permette di evitare stress idrici.
  • Nelle città e nelle aree urbane dove lo spazio disponibile alla coltura in terra è limitato. Infatti, è particolarmente indicata alla coltura in spazi ristretti (tetti degli immobili, appartamenti, fabbriche dismesse...). Poiché può essere sviluppata in verticale, la coltura idroponica permette di ottenere una produzione per metro quadro superiore alla coltura in terra. Gli abitanti delle città, molto spesso sconnessi dalla natura, potranno inoltre ritrovare il piacere della coltura.
  • In caso di suolo inquinato.
  • Consente un migliore controllo degli insetti invasivi.

La coltura idroponica, però, può anche presentare degli svantaggi:

  • Può essere costosa e poco ecologica se praticata in serra con illuminazione artificiale e riscaldamento.
  • In un sistema idroponico non biologico, la soluzione nutritiva deve essere cambiata regolarmente. L'acqua ricca di minerali e oligoelementi viene scaricata e può influenzare l'ecosistema. In questo tutorial, presentiamo un metodo che evita input chimici.
  • Poiché l'ambiente è umido e caldo, batteri e malattie possono diffondersi rapidamente. La coltura idroponica richiede un'attenzione particolare e quotidiana alla buona salute delle piante.

Video d'introduction

Matériaux

1. Grondaie di coltivazione

  • Listelli (larghi almeno 10 cm)
  • Telo di plastica
  • Graffette
  • Palline di argilla
Sono da preferire le palline di argilla piccole perché sono più pesanti e permettono un mantenimento ottimale della salute delle radici
  • Staffe
  • Viti per legno
  • Talee e germogli

2. Sistema di irrigazione

  • 1 Pompa sommergibile (pompa per acquario)
  • 5 m di tubo di plastica fine (Uscita pompa)
  • 1 Rubinetto a 4 vie per tubo fine
  • 50 cm di tubo di plastica largo (Collegamento tra il filtro e il bio-filtro)
  • 1 Rubinetto per tubo largo (da collegare al serbatoio del filtro)
  • 1 Gorgogliatore

3. Filtro e biofiltro

  • 2 Bidoni di plastica da 60 L
  • Ghiaia grossa
  • Sabbia
  • 10 L di palline di argilla
  • 40 L di acqua
Per garantire l’omogeneità dell'acqua in termini di nutrienti e di temperatura, consigliamo di utilizzare circa 40 litri di acqua per metro di coltura.

4. Sistema di controllo

  • Presa di alimentazione con timer programmabile o Arduino

Outils

  • Trapano/avvitatore o cacciavite
  • Sega
  • Spillatrice
  • Sega a tazza
  • Taglierino o forbici

Étape 1 - Fabbricazione delle grondaie da coltura

Il sistema utilizzato ha una lunghezza di 2 m per una larghezza di 50 cm. Lo scheletro è formato da 4 listelli/bambù fissati in parallelo a una distanza di 15 cm grazie a dei listelli in legno, ed è ricoperto da un telone agricolo (larghezza 1 m) in modo da formare 3 grondaie con una profondità di circa 10 cm. Queste grondaie sono riempite con palline di argilla. La pompa da acquario immersa nella vasca del biofiltro spinge la soluzione nutritiva dal lato alto delle grondaie (inclinazione di circa 10 gradi) in modo che scorra attraverso le palline di argilla fino a quando non ritorna nel bidone di stoccaggio (biofiltro). Il tavolo ha un'altezza di circa 1,2 m (ergonomico per la cura delle piante). Un telo ombreggiante è fissato ai lati come una gonna per proteggere i biofiltri dal sole, il serbatoio della soluzione nutritiva e la fungaia.

  1. Fabbricazione del supporto
  • In questo modello spieghiamo il procedimento per la fabbricazione di 3 grondaie, ma è ovviamente possibile duplicarlo a piacimento!
  • Tagliare 4 listelli della stessa lunghezza (nel nostro caso 190 cm)
  • Fissarli parallelamente a un supporto a intervalli regolari (15 cm) utilizzando staffe e viti
  • Fissare il telo con la spillatrice sul lato del primo listello, quindi estenderlo per coprire i tre successivi (possibilità di raddoppiare il telo per una maggiore resistenza)
  • Formare le grondaie con il telo fino a toccare il supporto
  • Fissare il telo con la spillatrice su ogni listello e tagliarlo
  • Recupero dell'acqua

2. Recupero dell'acqua

Il sistema dell'acqua funziona a circuito chiuso. L'acqua viene pompata nel biofiltro che funge da serbatoio, esce da un'estremità della grondaia e viene raccolta all'altra estremità, prima di passare attraverso un filtro e tornare al serbatoio iniziale.

Al fine di recuperare l'acqua, il telone viene forato molto finemente (per evitare la fuoriuscita delle palline di argilla) all'estremità opposta dell'ingresso dell'acqua. Al di sotto di questa estremità, viene fissato un altro telone per formare una tasca al fine di raccogliere e convogliare l'acqua prima che scorra nel filtro.

Étape 2 - Filtro e Biofiltro

Una volta passata attraverso le piante, l'acqua defluisce in due bidoni separati: il filtro e il biofiltro.

- Lo scopo del filtro è quello di bloccare tutte le particelle grossolane che potrebbero intasare le pompe (residui delle radici e delle palline di argilla, foglie, ecc...). Il filtro ha tre stadi di filtrazione, dal più fine al più grossolano.

- Il biofiltro costituisce il serbatoio dell'acqua, a cui aggiungeremo un quarto del volume in palline di argilla. Queste serviranno come mezzo di coltura ai batteri che consentiranno la trasformazione degli input naturali (urina, fertilizzante liquido, ecc...) in nutrienti assimilabili dalle piante; in particolare la trasformazione dell'ammoniaca in nitrito e poi in nitrato, essenziale per lo sviluppo fogliare (sviluppo delle foglie). I batteri si svilupperanno naturalmente nel corso di 6 settimane, o alternativamente possono essere acquistati su siti web specializzati in coltura idroponica.

Per uno sviluppo ottimale, i batteri hanno bisogno di:

  • di umidità apportata dall'acqua
  • di ombra
  • di ossigeno (installare un gorgogliatore per mescolare regolarmente l'acqua nel biofiltro).
  • di nutrienti (input naturali)

Noi utilizziamo solamente urina umana come input (dosaggio: 1% di urina rispetto al volume di acqua)

Se desiderate utilizzare input chimici (che sconsigliamo) non avrete bisogno del bio-filtro.
  1. Filtro
  • Sul fondo del primo bidone praticare un foro con la sega a tazza del diametro del vostro tubo di uscita verso il secondo bidone.
  • Installare il rubinetto e il tubo sul bidone
  • Stendere uno strato di ghiaia grossolana (1/4 del volume del filtro)
  • Aggiungere uno strato di palline di argilla dello stesso spessore
  • Al di sopra, aggiungere uno strato più fine di sabbia
  • Installare il filtro sotto la sacca d'acqua all'uscita della grondaia e sollevarlo rispetto al biofiltro in modo che la gravità consenta all'acqua di scorrere.

2. Biofiltro

  • Riempire il secondo bidone con acqua (40 L) e aggiungere un quarto del volume in palline di argilla (10 L)
Nel nostro sistema, le palline di argilla del biofiltro sono sostituite con palline di plastica perché sono anch'esse "terreno fertile" per i batteri (ma non sono naturali).
Nel video introduttivo, si utilizza un solo bidone del biofiltro. Il filtro è installato direttamente all'estremità delle grondaie, posizionando un pezzo di zanzariera sopra i fori attraverso i quali l'acqua fluirà nel biofiltro. (Vedi disegno versione 2) Questa sistema, che è più facile da fabbricare, è indicato se la vostra coltura produce pochi materiali fini (radici, foglie, ghiaia) che rischiano di passare attraverso la zanzariera e intasare la pompa.


Étape 3 - Sistema di irrigazione e gorgogliatore

Dopo essere stata filtrata, ossigenata e caricata di nutrienti, l'acqua è pronta per essere reinserita nel sistema. Per questa operazione utilizzeremo una piccola pompa sommergibile. La potenza della pompa dipenderà dalla grandezza del vostro sistema.

  • Misura una lunghezza di tubo di plastica (di un diametro adatto alla tua pompa) dal biofiltro all'estremità delle grondaie.
  • Collegare un'estremità alla pompa e l'altra al rubinetto a 4 uscite (da adattare in base al numero di grondaie), posto all'estremità delle grondaie
  • Installare il rubinetto al livello della grondaia centrale.
  • Collegare dei tubi alle uscite del rubinetto per irrigare tutte le grondaie.
  • Immergere la pompa nel biofiltro
  • Immergere il gorgogliatore nel biofiltro



Étape 4 - Sistema di controllo

Per rendere il sistema più autonomo è possibile installare un timer con una presa elettrica programmabile o un arduino, per programmare l'avvio della pompa e del gorgogliatore.

  • Per un migliore sviluppo delle piante, si consiglia annaffiatura regolare alternata a periodi di secca. Questo stress idrico permetterà alle radici di rinforzarsi.

Consigliamo di accendere la pompa per 30 minuti ogni 2 ore durante la giornata e di non annaffiare durante la notte.

  • Il biofiltro necessita di aerazione regolare per il corretto sviluppo e la sopravvivenza dei batteri.

Consigliamo di azionare il gorgogliatore per un minuto ogni cinque minuti, 24 ore su 24.

Toutes les informations sur le système de commande Arduino:

Gestion énergétique d'un système d'hydroponie/fr


Étape 5 - Selezione e raccolta delle colture

Non tutte le colture sono adatte alla coltura idroponica. Sono molto adatte (soprattutto senza fertilizzanti chimici), le verdure in foglia come insalata, cavolo, spinaci, patate dolci, etc... e le erbe aromatiche come menta, basilico e coriandolo.

"Planter" les dans les billes d'argiles en veillant à bien immerger les racines.

Il faut toujours intégrer les plantes après les avoir semées ou bouturées afin qu'elles aient développé un système racinaire assez long et résistant.

Quelques conseils:

  • Préférer la lumière directe si possible mais ne pas hésiter à ajouter de l'ombrage en cas de grosses chaleurs
  • Bien aérer le système et contrôler la température. Ne pas hésiter à ajouter un petit ventilateur en cas de grosses chaleurs.
  • Vérifier régulièrement que les racines soient sous les billes d'argiles.
  • Vérifier régulièrement la couleur des feuilles: si celles-ci jaunissent, cela peut être dû à un arrosage excessif, un manque de nutriments, un mauvais pH ou un trop fort ensoleillement.
  • Les semis : effectuer le repiquage des pousses quand elles ont au moins 5 feuilles. Il faut ensuite arroser. Effectuer le repiquage des pousses plutôt en fin de journée.
  • Les boutures : pour la menthe et les patates douces, par exemple, couper une ou plusieurs branches. Enlever les feuilles sur environ les 2/3 de la branche. Enfouir cette partie dégagée sous les billes d'argiles. Il faut ensuite arroser.
  • Effectuer la récolte plutôt en matinée, peu de temps après le lever du soleil. Choisir les feuilles les plus anciennes, les plus abîmées ou les feuilles qui se développent en parallèle de pousses auxiliaires.  




Étape 6 - Contenu pédagogique à télécharger

Vous pouvez télécharger une fiche pédagogique créée par le Low-tech Lab à l'occasion de l'exposition "En Quête d'un Habitat Durable" dans la partie "Fichiers" du tutoriel (onglet au niveau de la section "Outils-Matériaux")




Notes et références

Cette section rassemble les questions les plus fréquemment posées sur ce tutoriel et l'avancement de la réflexion du Low-tech Lab sur ces sujets.

Utilisation de l'urine comme fertilisant

1L d’urine contient en moyenne 6g d’azote, 1g de phosphore (directement assimilable) et 2g de potassium. L'azote est sous forme d'urée, qui va être transformée en ammoniac au contact de l'air. C'est cette étape qui produit l'odeur que l'on associe à l'urine, mais elle est éliminée par l'action des micro-organismes ou par un stockage sans contact avec l'air.

Les plantes sont capables d'assimiler l'azote sous deux formes : ammonium NH4+ et nitrate NO3-, avec une préférence donnée aux nitrates dans la plupart des cas. Le biofiltre permet cette transformation.

Il est important de diluer l'azote pour éviter une concentration trop forte en sels.

Références

  • Tutoriel rédigé par Guénolé Conrad, Valentin Coyard et Coline Billon en janvier 2020
  • Traduction anglaise: Guénolé Conrad
  • Traduction espagnol: Viridiana Arenas


Commentaires

Published