Tutorial de Low-tech Lab | Catégories : Alimentation
Questo tutorial ha come obiettivo quello di introdurre la coltura idroponica e di illustrare come costruire un sistema fai-da-te. Questa tecnologia è stata documentata durante la visita a Singapore della spedizione "Nomade des Mers" dove abbiamo incontrato l'azienda Comcrop, che coltiva piante aromatiche come il basilico e la menta in zone normalmente non utilizzate: i tetti degli immobili!
Questo tutorial ha come obiettivo quello di introdurre la coltura idroponica e di illustrare come costruire un sistema fai-da-te. Questa tecnologia è stata documentata durante la visita a Singapore della spedizione "Nomade des Mers" dove abbiamo incontrato l'azienda Comcrop, che coltiva piante aromatiche come il basilico e la menta in zone normalmente non utilizzate: i tetti degli immobili!
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La coltura idroponica è la coltura di piante e ortaggi in acqua, senza terra. Le radici sono immerse in un substrato inerte (palline di argilla, sabbia, ecc...) che serve da supporto. La pianta si nutre direttamente dall'acqua, che è arricchita di una soluzione nutritiva. A differenza della coltura idroponica tradizionale, la bioponia (idroponica+biologica) permette di coltivare frutta e verdura in maniera biologica senza ricorrere a fertilizzanti chimici di sintesi. Infatti, in questo caso si useranno dei fertilizzanti organici come letame, tè di lombrichi, urina e tè di compost ossigenato.
Nella bioponia, la soluzione nutritiva non è sterile: batteri, microrganismi e funghi possono svilupparsi. Questi micro-organismi attivi trasformeranno sostanze come l'ammoniaca in nitrato, uno dei nutrienti essenziali per la crescita delle piante. Nel nostro caso utilizzeremo una soluzione organica mescolando acqua con urina umana (1% di urina rispetto al volume dell'acqua).
La coltura idroponica apporta numerosi vantaggi in alcuni contesti:
La coltura idroponica, però, può anche presentare degli svantaggi:
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1. Grondaie di coltivazione
2. Sistema di irrigazione
3. Filtro e biofiltro
4. Sistema di controllo
Il sistema utilizzato ha una lunghezza di 2 m per una larghezza di 50 cm. Lo scheletro è formato da 4 listelli/bambù fissati in parallelo a una distanza di 15 cm grazie a dei listelli in legno, ed è ricoperto da un telone agricolo (larghezza 1 m) in modo da formare 3 grondaie con una profondità di circa 10 cm. Queste grondaie sono riempite con palline di argilla. La pompa da acquario immersa nella vasca del biofiltro spinge la soluzione nutritiva dal lato alto delle grondaie (inclinazione di circa 10 gradi) in modo che scorra attraverso le palline di argilla fino a quando non ritorna nel bidone di stoccaggio (biofiltro). Il tavolo ha un'altezza di circa 1,2 m (ergonomico per la cura delle piante). Un telo ombreggiante è fissato ai lati come una gonna per proteggere i biofiltri dal sole, il serbatoio della soluzione nutritiva e la fungaia.
2. Recupero dell'acqua
Il sistema dell'acqua funziona a circuito chiuso. L'acqua viene pompata nel biofiltro che funge da serbatoio, esce da un'estremità della grondaia e viene raccolta all'altra estremità, prima di passare attraverso un filtro e tornare al serbatoio iniziale.
Al fine di recuperare l'acqua, il telone viene forato molto finemente (per evitare la fuoriuscita delle palline di argilla) all'estremità opposta dell'ingresso dell'acqua. Al di sotto di questa estremità, viene fissato un altro telone per formare una tasca al fine di raccogliere e convogliare l'acqua prima che scorra nel filtro.
Una volta passata attraverso le piante, l'acqua defluisce in due bidoni separati: il filtro e il biofiltro.
- Lo scopo del filtro è quello di bloccare tutte le particelle grossolane che potrebbero intasare le pompe (residui delle radici e delle palline di argilla, foglie, ecc...). Il filtro ha tre stadi di filtrazione, dal più fine al più grossolano.
- Le biofiltre constitue le réservoir d'eau, auquel on ajoute environ un quart du volume en billes d'argiles. Celles-ci servent de milieu de culture aux bactéries qui vont permettre la transformation des intrants naturels (urine, jus de compost..) en nutriments assimilables par les plantes. En particulier, la transformation de l'ammoniac en nitrite puis en nitrate, essentiel pour le développement foliaire (développement des feuilles). Les bactéries se développent naturellement au bout de 6 semaines ou peuvent être achetées en culture sur des sites spécialisés en hydroponie.
Pour leur bon développement, les bactéries ont besoin:
Pour notre part, nous utilisons uniquement de l'urine humaine comme intrant (Dosage: ~1% d'urine par rapport au volume d'eau) !
2. Biofiltre
Après avoir été filtrée, oxygénée et rechargée en nutriments, l'eau est prête à être réinjectée dans le système. Pour cela, on utilise une petite pompe submersible. La puissance de la pompe dépend de la taille de votre système.
Afin de gagner en autonomie, il est possible d'installer un système de minuterie grâce à une prise électrique programmable ou un arduino permettant de programmer les mises en route de la pompe et du bulleur.
Pour cela, nous conseillons un allumage de la pompe pendant 30 min toutes les 2h, durant la journée. Pas d'arrosage la nuit.
Nous conseillons un allumage du bulleur 1 minute toutes les 5 minutes, 24h/24.
Toutes les informations sur le système de commande Arduino:
Gestion énergétique d'un système d'hydroponie/fr
Toutes les cultures ne sont pas adaptées à l'hydroponie. Il est plus simple, notamment sans engrais chimiques, de préférer les légumes feuilles (salade, choux, épinards, patates douces...) et les aromates (menthe, basilic, coriandre).
"Planter" les dans les billes d'argiles en veillant à bien immerger les racines.
Il faut toujours intégrer les plantes après les avoir semées ou bouturées afin qu'elles aient développé un système racinaire assez long et résistant.
Quelques conseils:
Vous pouvez télécharger une fiche pédagogique créée par le Low-tech Lab à l'occasion de l'exposition "En Quête d'un Habitat Durable" dans la partie "Fichiers" du tutoriel (onglet au niveau de la section "Outils-Matériaux")
Cette section rassemble les questions les plus fréquemment posées sur ce tutoriel et l'avancement de la réflexion du Low-tech Lab sur ces sujets.
1L d’urine contient en moyenne 6g d’azote, 1g de phosphore (directement assimilable) et 2g de potassium. L'azote est sous forme d'urée, qui va être transformée en ammoniac au contact de l'air. C'est cette étape qui produit l'odeur que l'on associe à l'urine, mais elle est éliminée par l'action des micro-organismes ou par un stockage sans contact avec l'air.
Les plantes sont capables d'assimiler l'azote sous deux formes : ammonium NH4+ et nitrate NO3-, avec une préférence donnée aux nitrates dans la plupart des cas. Le biofiltre permet cette transformation.
Il est important de diluer l'azote pour éviter une concentration trop forte en sels.
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