Attribut:Introduction

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C
Soap is the basis of hygiene. Washing your hands regularly (and your body) limits the transport of harmful substances and bacteria. To meet this need, it is possible to make soap yourself with basic products. The chemical reaction to make a soap is called saponification and requires two reagents: a fat and a strong base. Here the fat will be coconut oil from the ripe nut (brown), and the strong base will be soda NaOH. This tutorial will teach you how to make soap from coconut.  +
We are two housemates and a few months ago we asked ourselves: how to shift our individual practice to a collective one by sharing laundry? Indeed, we have one washing machine in the house that everyone uses for their own personal clothes. After two months of experimentation, we found our rhythm in a practice that finally meets both our needs. We assumed that sustainability in home appliances relied only on energy saving. Slowly, during the process, we realized that social values were a layer of our practice. They were necessary for the good functioning of our contract, and therefore we started acknowledging them. We stopped focusing on the quantification of our research and start appreciating and giving value to the shared rituals. We experimented with a relaxed discipline towards chores. Having to commit to each other and to the task gave us greater satisfaction in the achievement of daily life duties. We perceived it as something wholesome. We share here the methodology that helped us steeping out to our individual practice, because we believe it worth trying it. It is a meaningful opportunity to bring social values in a shared house. To know before reading: *<span class="s1"></span>The different steps are propositions to open dialogue and consent to a methodology *<span class="s1"></span>The propositions can work independently or together *<span class="s1"></span>They need commitments, time and energy on long-term *<span class="s1"></span>The final goal is for the group to build their own practice  +
La spirulina è una microalga, più precisamente un cianobatterio a spirale di circa ¼ di millimetro. Prospera nelle regioni calde e desertiche da più di tre miliardi di anni. Alle origini della vita vegetale e animale, la spirulina ha occupato un ruolo chiave nello sviluppo dell'atmosfera terrestre producendo ossigeno a partire dal diossido di carbonio; e se ci interessa oggi è grazie alle sua proprietà che la rendono un superfood. La ricca costituzione della spirulina è data dalla parete cellulare, costituita da proteine, e che si differenzia dalle altre cellule vegetali di cui la parete è costituita da cellulosa, che ne rende difficile la digestione. La spirulina ha inoltre un'alta concentrazione di vitamine e ferro. Questa composizione ideale e la facilità di assimilazione ne fanno un integratore alimentare ideale per sportivi di alto livello. La spirulina si vende a caro prezzo ma sarebbe semplice e veloce da coltivare. La sua resa è molto buona: sulla stessa superficie, la spirulina produce una quantità di proteine cinquecento volte superiore rispetto a un allevamento bovino, e per produrne un chilo servono 2.500 litri di acqua rispetto ai 13.500 litri per la controparte di carne bovina. Numerose associazioni e ONG (Univers la Vie, Antenna, etc) la coltivano per contribuire alla lotta contro la fame e alla malnutrizione nel mondo. Esiste anche allo stato naturale intorno alla fascia tropicale (Perù, Messico, Ciad, Etiopia, Madagascar, India, ecc.) e persino in Francia, in Camargue. La coltivazione domestica permette di integrare la spirulina alla propria alimentazione quotidiana. La Federazione della Spirulina di Francia raccomanda un consumo di cinquanta grammi di spirulina fresca al giorno, o circa 10 grammi di essiccata. Con questo obiettivo di produzione locale, ci vuole 1 m² di bacino di coltura per persona. '''Informazioni preliminari''' ''Il mezzo di coltura'' La spirulina cresce naturalmente nei laghi vulcanici ricchi di sale e bicarbonato di sodio con un pH elevato, vicino a 10. Questi luoghi costituiscono il suo habitat ideale ma non la sua alimentazione: come i pesci, non si nutre di sale marino. Nella coltivazione di spirulina, l'obiettivo è quello di ricreare il più possibile il suo habitat naturale. Allo stato naturale, la spirulina viene raccolta raramente tranne che dai coltivatori e dai fenicotteri rosa. Nei bacini di coltivazione invece, le raccolte sono più abbondanti e si deve nutrire la coltura regolarmente per permettere il suo rinnovo. Nella coltivazione di spirulina è quindi necessario dissociare il mezzo di coltura dall'ambiente di vita e dal cibo: mezzo di cultura = ambiente di vita + cibo ''L'ambiente di coltura'' La spiruline vit naturellement dans des climats chauds. Quand la température de son milieu de vie est inférieure à 18°C, elle hiberne. Dès 20°C elle commence à se développer. A partir de 30°C sa production s’intensifie fortement. A 37°C, température optimale du milieu, la population augmente d’un quart toutes les huit heures. Au-dessus de 42°C, la spiruline meurt. En France, la culture en extérieure, avec un capot translucide, est possible dès mi-Avril. La profonde couleur verte de la spiruline est obtenue par photosynthèse. Pour cela, la spiruline a besoin d’une forte luminosité mais pas d’exposition longue au soleil. Il est important d’agiter le bassin pour éviter que les spirulines en surface ne brulent et permettre à celles en profondeur de profiter de la lumière. La culture doit faire 20cm de profondeur maximum pour que toute la spiruline bénéficie d’un bon ensoleillement. ''La concentration'' Un des indicateurs de santé de la spiruline est sa concentration. Pour la mesurer il existe un instrument très simple : le spirumètre ou disque de Secchi. Il s’agit d’un disque blanc au bout d’un axe gradué en centimètres. On mesure la concentration de la spiruline en plongeant le disque dans la solution de culture. Lorsque celui-ci disparait, on relève la graduation à la surface, c’est l’indice de concentration de Secchi. Plus l’indice est faible, plus la spiruline est concentrée. Pour une spiruline en bonne santé, la concentration doit être entre 2 et 4. A 2 elle est très concentrée, elle peut être récoltée. A 4 elle est à sa concentration de culture minimale, par exemple après une récolte. Ce tutoriel est réalisé en collaboration avec Gilles Planchon, spécialiste de la culture familiale de spiruline, formateur et chercheur sur les milieux de vie naturel de la micro-algue. Retrouvez [https://youtu.be/kk7um3d8MyQ ici] la vidéo tuto et la [http://lab.lowtechlab.org/index.php?title=Bassin_de_culture_de_spiruline construction d'un bassin de culture familiale].  
La coltura idroponica è la coltura di piante e ortaggi in acqua, senza terra. Le radici sono immerse in un substrato inerte (palline di argilla, sabbia, ecc...) che serve da supporto. La pianta si nutre direttamente dall'acqua, che è arricchita di una soluzione nutritiva. A differenza della coltura idroponica tradizionale, la bioponia (idroponica+biologica) permette di coltivare frutta e verdura in maniera biologica senza ricorrere a fertilizzanti chimici di sintesi. Infatti, in questo caso si useranno dei fertilizzanti organici come letame, tè di lombrichi, urina e tè di compost ossigenato. Nella bioponia, la soluzione nutritiva non è sterile: batteri, microrganismi e funghi possono svilupparsi. Questi micro-organismi attivi trasformeranno sostanze come l'ammoniaca in nitrato, uno dei nutrienti essenziali per la crescita delle piante. Nel nostro caso utilizzeremo una soluzione organica mescolando acqua con urina umana (1% di urina rispetto al volume dell'acqua). La coltura idroponica apporta numerosi vantaggi in alcuni contesti: *Nelle regioni aride, dove terra fertile e acqua scarseggiano, la coltura idroponica permette di risparmiare da 7 a 10 volte il volume d'acqua necessario per l'irrigazione rispetto all'agricoltura convenzionale e permette di evitare stress idrici. *Nelle città e nelle aree urbane dove lo spazio disponibile alla coltura in terra è limitato. Infatti, è particolarmente indicata alla coltura in spazi ristretti (tetti degli immobili, appartamenti, fabbriche dismesse...). Poiché può essere sviluppata in verticale, la coltura idroponica permette di ottenere una produzione per metro quadro superiore alla coltura in terra. Gli abitanti delle città, molto spesso sconnessi dalla natura, potranno inoltre ritrovare il piacere della coltura. *In caso di suolo inquinato. *Consente un migliore controllo degli insetti invasivi. La coltura idroponica, però, può anche presentare degli svantaggi: *Può essere costosa e poco ecologica se praticata in serra con illuminazione artificiale e riscaldamento. *In un sistema idroponico non biologico, la soluzione nutritiva deve essere cambiata regolarmente. L'acqua ricca di minerali e oligoelementi viene scaricata e può influenzare l'ecosistema. In questo tutorial, presentiamo un metodo che evita input chimici. *Poiché l'ambiente è umido e caldo, batteri e malattie possono diffondersi rapidamente. La coltura idroponica richiede un'attenzione particolare e quotidiana alla buona salute delle piante.  
Chaque année, un français produit 320kg (soit environ 90 sacs) de déchets dont 120kg sont des déchets organiques potentiellement valorisables. Ils peuvent notamment servir d’engrais pour les cultures. En campagne, il est simple de composter ses déchets organiques. En ville, c’est plus problématique. Pourtant plus des ¾ des français vivent en milieu urbain, le potentiel de valorisation est donc très important. La production de compost via les déchets organiques ouvre les portes de la culture de plantes et légumes chez soi. En milieu urbain, les objectifs sont variés : *Se réapproprier les méthodes de culture *Tendre vers la souveraineté alimentaire *Dépolluer l’air environnant *Manger des produits de qualité et de proximité Le '''bokashi''' (« matière organique fermentée » en japonais) est une méthode de compostage très efficiente, pouvant être adaptée au contexte urbain. Le bokashi met en œuvre ce qu’on appelle les micro-organismes efficaces (dit EM). '''Que sont les Micro-organismes Efficaces (EM) ?''' Dans la nature, il a été observé que la dégradation de la matière organique en bel humus se fait par une faune et une flore composées de champignons et de bactéries. Ces micro-organismes « effectifs » représentent environ 10% de la population de micro-organismes naturellement présents. Les EM sont un mélange de 80 souches sélectionnées de ces micro-organismes effectifs. Leur utilisation pour le compost permet d’imiter le fonctionnement d’un humus très sain et d’optimiser la bonne dégradation de la matière organique. Le compost utilisant ces micro-organismes est appelé « Bokashi ». A noté que les EM peuvent être utilisés sur des cultures en terre pour ramener de la vie dans un sol pauvre cependant il peut être néfaste de l’utiliser sur des terres où la vie est déjà bien présente car l’équilibre du lieu peut être déréglé par leur action. Il est possible de [http://permaforet.blogspot.fr/2013/09/bokashi-dautomne-me.html récupérer soi-même des souches locales] pour faire ses propres « micro-organismes efficaces », cela nécessite tout de même une bonne maîtrise. Le plus simple est de se procurer des souches sur internet, en France notamment auprès de [http://www.synbiovie.fr/ Bertrand Grevet], spécialiste du sujet. Les Micro-organismes Efficaces se présentent sous 2 formes : *Les EM 1 : ce sont des souches concentrées qui nécessitent une étape avant utilisation : il faut les « activer » avec de la mélasse. *Les EM A (pour micro-organismes efficaces activés ou fermentés) : le mélange avec la mélasse a été réalisé en amont, cependant la durée de conservation est courte (de l’ordre d’un mois). Il est tout de même préférable de se fournir directement des EM A. '''Fonctionnement du Bokashi ?''' Le bokashi est le produit obtenu par la fermentation des déchets organiques inséminé par des EM A. Il faut le fermer hermétiquement après chaque utilisation pour que les bactéries se développent au mieux, avec une température de 20°C à 25°C. Le résultat du compostage est : *Un jus très nutritif pour les plantes (à diluer à 1% avec de l’eau) *Un compost solide riche en minéraux et micro-organismes Par l’utilisation d’un contenant étanche et hermétique, le bokashi est particulièrement adapté au contexte urbain, hors sol : Il est fermé, ne sent pas, le compostage est rapide permettant un bac de petite taille et le jus est directement utilisable pour de la culture hors sol (en pot de terre ou sur substrat). Ce tutoriel est réalisé en collaboration avec Léon-Hugo Bonte, paysagiste décorateur, adepte de la culture d’intérieur hors sol, utilisateur régulier du bokashi et des EM depuis de nombreuses années. '''Retrouvez [https://youtu.be/JLqSRKNIwYs ICI] la vidéo tuto.''' '''Retrouvez dans [https://lowtechlab.org/assets/files/rapport-experimentation-habitat-low-tech-low-tech-lab.pdf ce rapport] une analyse à l'usage de ce compost Bokashi, ainsi que des 11 autres low-techs expérimentées lors du projet En Quête d'un Habitat Durable.'''  
Chaque année, un français produit 320kg (soit environ 90 sacs) de déchets dont 120kg sont des déchets organiques potentiellement valorisables. Ils peuvent notamment servir d’engrais pour les cultures. En campagne, il est simple de composter ses déchets organiques. En ville, c’est plus problématique. Pourtant plus des ¾ des français vivent en milieu urbain, le potentiel de valorisation est donc très important. La production de compost via les déchets organiques ouvre les portes de la culture de plantes et légumes chez soi. En milieu urbain, les objectifs sont variés : *Se réapproprier les méthodes de culture *Tendre vers la souveraineté alimentaire *Dépolluer l’air environnant *Manger des produits de qualité et de proximité Le '''bokashi''' (« matière organique fermentée » en japonais) est une méthode de compostage très efficiente, pouvant être adaptée au contexte urbain. Le bokashi met en œuvre ce qu’on appelle les micro-organismes efficaces (dit EM). '''Que sont les Micro-organismes Efficaces (EM) ?''' Dans la nature, il a été observé que la dégradation de la matière organique en bel humus se fait par une faune et une flore composées de champignons et de bactéries. Ces micro-organismes « effectifs » représentent environ 10% de la population de micro-organismes naturellement présents. Les EM sont un mélange de 80 souches sélectionnées de ces micro-organismes effectifs. Leur utilisation pour le compost permet d’imiter le fonctionnement d’un humus très sain et d’optimiser la bonne dégradation de la matière organique. Le compost utilisant ces micro-organismes est appelé « Bokashi ». A noté que les EM peuvent être utilisés sur des cultures en terre pour ramener de la vie dans un sol pauvre cependant il peut être néfaste de l’utiliser sur des terres où la vie est déjà bien présente car l’équilibre du lieu peut être déréglé par leur action. Il est possible de [http://permaforet.blogspot.fr/2013/09/bokashi-dautomne-me.html récupérer soi-même des souches locales] pour faire ses propres « micro-organismes efficaces », cela nécessite tout de même une bonne maîtrise. Le plus simple est de se procurer des souches sur internet, en France notamment auprès de [http://www.synbiovie.fr/ Bertrand Grevet], spécialiste du sujet. Les Micro-organismes Efficaces se présentent sous 2 formes : *Les EM 1 : ce sont des souches concentrées qui nécessitent une étape avant utilisation : il faut les « activer » avec de la mélasse. *Les EM A (pour micro-organismes efficaces activés ou fermentés) : le mélange avec la mélasse a été réalisé en amont, cependant la durée de conservation est courte (de l’ordre d’un mois). Il est tout de même préférable de se fournir directement des EM A. '''Fonctionnement du Bokashi ?''' Le bokashi est le produit obtenu par la fermentation des déchets organiques inséminé par des EM A. Il faut le fermer hermétiquement après chaque utilisation pour que les bactéries se développent au mieux, avec une température de 20°C à 25°C. Le résultat du compostage est : *Un jus très nutritif pour les plantes (à diluer à 1% avec de l’eau) *Un compost solide riche en minéraux et micro-organismes Par l’utilisation d’un contenant étanche et hermétique, le bokashi est particulièrement adapté au contexte urbain, hors sol : Il est fermé, ne sent pas, le compostage est rapide permettant un bac de petite taille et le jus est directement utilisable pour de la culture hors sol (en pot de terre ou sur substrat). Ce tutoriel est réalisé en collaboration avec Léon-Hugo Bonte, paysagiste décorateur, adepte de la culture d’intérieur hors sol, utilisateur régulier du bokashi et des EM depuis de nombreuses années. '''Retrouvez [https://youtu.be/JLqSRKNIwYs ICI] la vidéo tuto.''' '''Retrouvez dans [https://lowtechlab.org/assets/files/rapport-experimentation-habitat-low-tech-low-tech-lab.pdf ce rapport] une analyse à l'usage de ce compost Bokashi, ainsi que des 11 autres low-techs expérimentées lors du projet En Quête d'un Habitat Durable.'''  
Ogni anno, un francese produce 320kg (ossia circa 90 sacchi) di rifiuti di cui 120kg sono rifiuti organici potenzialmente recuperabili. Possono in particolare servire da fertilizzanti per le colture. In campagna, è facile di compostare i rifiuti organici.. In città, è più problematico . Eppure più di 3/4 dei francesi vivono nelle aree urbane, il potenziale di valorizzazione è molto importante. La produzione di compost attraverso i rifiuti organici apre le porte della coltivazione di piante e ortaggi a casa. In ambiente urbano, gli obiettivi sono vari : * Riappropriarsi dei metodi di coltivazione * Tendere verso la sovranità alimentare * Disinquinare l'aria circostante * Mangiare prodotti di qualità e di prossimità Il "bokashi" ("materia organico fermentata" in giapponese) è un metodo di compostaggio molto efficiente, que può essere adattato al contesto urbano. Il bokashi ricorrere agli microrganismi efficaci (detti EM). "Che cosa sono i microrganismi efficaci (EM)?" In natura, é stato osservato che la degradazione della materia organica in bel humus avviene per mezzo di una fauna e una flora composte di funghi e batteri. Questi microrganismi "effettivi" rappresentano circa il 10%della popolazione di microrganismi presenti naturalmente. Gli EM sono una miscela di 80 ceppi selezionati di questi microrganismi effettivi. Il loro utilizzo per il compost permette di imitare il funzionamento di un humus molto sano e di ottimizzare la buona degradazione della materia organica. Il compost che utilizza questi microrganismi é chiamato "Bokashi". Ha notato che gli EM possono essere utilizzati su colture di terra per riportare la vita in un suolo povero ma può essere nefasto usarlo su terreni dove la vita é già ben presente perché l'equilibrio del luogo può essere alterato dalla loro azione. E possibile recuperare se stesso dei ceppi locali per fare i propri "microrganismi efficaci", ciò richiede comunque una buona padronanza. Il modo più semplice è procurarsi ceppi su Internet, in Francia in particolare presso Bertrand Grevet, specialista del soggetto I Microrganismi efficaci si presentano in 2 forme : * Gli EM 1 : sono ceppi concentrati che richiedono una fase prima dell'uso : bisogna "attivarli" con melassa. * Gli EM A (per microrganismo efficaci attivi ou fermentati) : la miscela con la melassa è stata realizzata a monte, ma la durata di conservazione è breve (dell'ordine di un mese). È comunque preferibile procurarsi direttamente gli EM A. Funzionamento del Bokashi ? Il bokashi é il prodotto ottenuto dalla fermentazione dei rifiuti organici inseminata dagli EM A. Deve essere chiuso ermeticamente dopo ogni utilizzo affinché i batteri si sviluppino al meglio, con una temperatura da 20°C a 25°C. Il risultato del compostaggio è : * Un succo molto nutriente per le piante (da diluire all' 1% con acqua) * Un compost solido ricco di minerali e microrganismi Grazie all'utilizzo di un contenitore impermeabile e ermetico, il bokashi é particolarmente adatto al contesto urbano, fuori terra : é chiuso, non sente, il compostaggio é rapido permettendo una vasca di piccole dimensioni e il succo é direttamente utilizzabile per la coltivazione fuori terra (in vaso di terra o su substrato). Questo tutorial é realizzato in collaborazione con Léon-Hugo Bonte, paesaggista decoratore, appassionato della cultura degli interni fuori terra, utente regolare del bokashi e dei EM da molti anni. Ritrovate la video del tuto. In questo rapporto trovate un'analisi sull'uso di questo compost Bokashi, così come degli altri 11 low-techs sperimentati durante il progetto En quête d'un Habitat Durable.  
<nowiki>Ce tutoriel reprend brièvement les étapes de fabrication du concentrateur solaire Lytefire L4 (4m2). <br /><br />Le tutoriel entièrement détaillé est disponible à ce lien (https://lytefire.com/diy-fr) pour un coût de 99€. <br /><br /><br />Cette low-tech est fabriquée d'acier et de miroir. La fabrication requiert de savoir souder, meuler, disquer, percer, boulonner, couper et coller des miroirs. <br /><br />Il s'agit d'un niveau avancé de fabrication. <br /><br /><br />Pour vous aider dans la démarche de fabrication, des formateurs peuvent vous accompagner.</nowiki>  +
L’électricité étant devenue dans notre société actuelle un besoin vital, son accès n’est malheureusement pas garanti pour toutes et tous, notamment dans des zones reculées. Ainsi, utiliser une source d’énergie renouvelable à l’instar d’une éolienne Piggott permettrait d’assurer un apport en électricité en autoconsommation, par exemple pour alimentation d’un éclairage, d’un réfrigérateur ou encore pour la recharge de téléphones portables. Une éolienne a besoin de tourner à une vitesse particulière pour extraire le maximum de puissance électrique issue du vent. Pour cela, un circuit électronique de commande est nécessaire. Si les circuits électroniques commerciaux assurent en théorie la maximisation du rendement de l'éolienne sur toute la plage de vent utile, les montages low tech tels que proposés dans les tutoriels sur le site du LowTechLab ou dans le manuel “Construire une éolienne Piggott” de l’association Tripalium sont basés sur un simple redressement par un pont de diode ce qui ne permet pas d'obtenir les performances maximum sur l'ensemble de la plage de vent considérée. Nous avons mis au point un protocole et un outil de calcul qui permettent d'évaluer les performances d'un montage lowtech et permettent ensuite d'en améliorer le rendement. L'idée notamment est de connaître l'influence des caractéristiques techniques de la génératrice d'une part, et de la batterie d'autre part, afin de concevoir des systèmes éoliens autonomes à base de batteries et générateurs de récupération. Ici nous avons appliqué la démarche sur une éolienne Piggott de 200W avec 2 génératrices autoconstruites ainsi qu’une batterie au plomb de 12V.  +
·        Le Circuit à concevoir est crépusculaire et le point important est qu’il est low cost ce qui est très bénéfique nous, il utilise juste 2 composantes, 2 transistors qui sont géré par 3 résistances ·        Ces transistors du fait du courant incident via le panneau solaire vont stocker une quantité d’énergie qui sera relâchée le soir en absence de luminosité totale, alors de ce fait la batterie va être chargée et pourra redonner le courant emmagasiné en journée à la lampe.  +
Este tutorial ha sido producido en colaboración con Claire Yobé, profesional de la lactofermentación desde hace más de 30 años y formadora en el tema. El objetivo es poder almacenar fácilmente los excedentes de verduras de la huerta a largo plazo (en verano, por ejemplo) o de una compra que sea demasiado grande para la necesidad. <div class="mw-translate-fuzzy"> '''Cifras clave sobre residuos de comida''' *1/3 de los alimentos producidos en el mundo se pierden o se desperdician *En Francia, el 50% de los desperdicios se realizan en casa *Un francés desperdicia 20 kg de comida al año *Las verduras y las frutas son las más desperdiciadas, con un 31% y un 19% de pérdidas, respectivamente. '''¿Qué es la lactofermentación o la fermentación láctica?''' </div> *1/3 des aliments produits dans le monde est perdu ou gaspillé *En France, 50% du gaspillage se fait à la maison *Un français gaspille 20kg d'aliments par an *Les légumes et les fruits sont des plus gaspillés avec respectivement 31% et 19% des pertes '''Qu'est ce que la lactofermentation ou fermentation lactique?''' La lactofermentación es la transformación de los carbohidratos en ácido láctico por medio de fermentos lácticos (microorganismos específicos presentes de forma natural). Esta fermentación se ha utilizado durante siglos para conservar leche (por ejemplo: yogur), verduras (por ejemplo: chucrut), carne (por ejemplo: salchicha) o pescado (por ejemplo: Nuoc-mâm). '''¿Cómo es posible conservar las verduras mediante la fermentación láctica?''' Los vegetales llevan microorganismos en su superficie (hongos microscópicos, bacterias) que, dejados al aire libre, causan putrefacción. En ausencia de aire (anaeróbico) y en presencia de una pequeña cantidad de sal que inhibe los otros fermentos, los de la familia de los fermentos lácticos toman el relevo: es el inicio del proceso de fermentación láctica. Estas bacterias crecen al alimentarse de carbohidratos en los alimentos y los transforman en ácido láctico. A medida que el proceso avanza, la cantidad de ácido láctico aumenta y el jugo se vuelve cada vez más ácido. Esta acidez neutraliza el desarrollo de la putrefacción. Cuando el medio se vuelve suficientemente ácido (pH alrededor de 4), las propias bacterias lácticas se inhiben. El producto se estabiliza, lo que permite una larga vida útil de varios meses o incluso años. '''¿Qué tipos de verduras se conservan con la lactofermentación?''' Es posible conservar casi todas las verduras que se consumen crudas. (ej: coles, pepinos, zanahorias, remolachas, etc.) '''¿Cuáles son los beneficios nutricionales y para la salud de los vegetales lactofermentados?''' 1) Facilitación de la digestión y asimilación de nutrientes. Los fermentos lácticos permiten que los vegetales sean "predigeridos" con enzimas, lo que facilita la digestión y la asimilación de nutrientes y minerales por el cuerpo. 2) Son fuentes de vitaminas. Los vegetales lactofermentados contienen tantas o más vitaminas como los vegetales crudos, incluyendo las vitaminas C, B, K, PP. Esta es la razón por la que los barcos tradicionalmente embarcaban cantidades de chucrut, rico en vitamina C, que evitaban el escorbuto para la tripulación. 3) Contribuyen al buen funcionamiento del intestino y del sistema inmunológico. Los fermentos lácticos son "probióticos" para la flora intestinal, que desempeña un papel importante como barrera inmunitaria. '''¿Cómo comer verduras lactofermentadas?''' Las verduras lactofermentadas se pueden consumir muy regularmente, todos los días, como guarnición, por ejemplo. El consumo excesivo en un momento dado puede causar dolor de estómago debido a la alta acidez. Deben formar parte de una dieta variada y equilibrada. '''¿Existe algún riesgo con la lactofermentación?''' A diferencia de la conservación mediante tratamiento térmico (p. ej. esterilización) o congelación, que puede presentar grandes riesgos en caso de problemas (cierres deficientes, descongelación involuntaria) y causar, por ejemplo, el desarrollo de toxina botulínica, la lactofermentación es un proceso muy seguro. En particular, el medio ácido evita el desarrollo de patógenos Sin embargo, en caso de duda, malos olores o colores inapropiados, no dude en desechar la lata.  
L'objectif est de pouvoir conserver facilement sur le long terme des surplus de champignon issus de vos achats sur les marchés ou bien de vos cueillettes Chiffres clés sur le gaspillage alimentaire: 1/3 des aliments produits dans le monde est perdu ou gaspillé En France, 50% du gaspillage se fait à la maison Un français gaspille 20kg d'aliments par an Lorsque vous avez fait une bonne cueillette de champignons, il vous faut conserver le surplus de champignons. Mais il s'agit d'éviter de les congeler au réfrigérateur, lequel consomme beaucoup d'énergie. Je vous propose 2 techniques de conservation des champignons très faciles.  +
Questo tutorial è realizzato in collaborazione con Claire Yobé, praticando la lattofermentazione da oltre 30 anni e formatrice sull'argomento. L'obiettivo é di poter conservare facilmente a lungo termine eccedenze di ortaggi provenienti dall'orto (ad esempio in estate) o da un acquisto troppo elevato rispetto al fabbisogno. <div class="mw-translate-fuzzy"> Dati chiave sullo spreco alimentare * 1/3 degli alimenti prodotti nel mondo è perso ou sprecato * In Francia, il 50% delgli sprechi avviene a casa * Un francese spreca 20kg di cibo all'anno * Le verdure e la frutta sono più sprecato con rispettivamente il 31% e il 19% delle perdite Che cos'è la lattofermentazione o fermentazione lattica ? </div> *1/3 des aliments produits dans le monde est perdu ou gaspillé *En France, 50% du gaspillage se fait à la maison *Un français gaspille 20kg d'aliments par an *Les légumes et les fruits sont des plus gaspillés avec respectivement 31% et 19% des pertes '''Qu'est ce que la lactofermentation ou fermentation lactique?''' La lattofermentazione è la trasformazione dei carboidrati in acido lattico da parte dei fermenti lattici (microrganismi specifici presenti naturalmente). Questa fermentazione è utilizzato da secoli per la conservazione del latte (ad esempio yogurt), degli ortaggi (ad esempio crauti), della carne (ad esempio salami) o del pesce (ad esempio Nuoc-mâm). Come è possibile conservare le verdure grazie alla fermentazione lattica? Le verdure portano sulla loro superficie microrganismi (funghi microscopici, batteri) che, lasciati all'aria aperta, provocano la putrefazione. In assenza di aria (anaérobica) e in presenza di una leggera quantità di sale che inibisce gli altri fermenti, quelli della famiglia dei fermenti lattici prendono il sopravvento : è l'inizio del processo di fermentazione lattica. Questi batteri si sviluppano nutrendosi dei carboidrati presenti negli alimenti e il trasformano in acido lattico. Man mano che il processo aumenta la quantità i acido lattico, il succo diventa sempre più acido. Questa acidità neutralizza lo sviluppo della putrefazione. Quando il mezzo diventa sufficientemente acido (ph intorno a 4), i batteri lattici sono a loro volta inibiti. Il prodotto diventa stabile, permettendo una lunga conservazione di diversi messi o anni. Quali tipi di verdure conservare con lattofermentazione ? È possibile conservare quasi tutte le verdure che si mangiano crude (es : cavoli, cetrioli, carote, barbabietole, ecc.) Quali sono gli apporti nutrizionali e sulla salute delle verdure lattofermentate ? 1) Facilita la digestione e l’assimilazione dei nutrienti. I fermenti lattici permettono di « pre-digerire le verdure grazie ad enzimi, facilitando la digestione e l’assimilazione di nutrienti e minerali da parte del corpo. Sono fonte di vitamine. Le verdure lattofermentate contengono tante vitamine quante le verdure crude, in particolare le vitamine C, B, K, PP. Per questo tradizionalmente le navi trasportavano quantità di crauti, ricchi in vitamina C, che evitavano lo scorbuto all’equipaggio. 3) Essi contribuiscono al corretto funzionamento dell’intestino e del sistema immunitario. I fermenti lattici sono « pro-biotici » per la flora intestinale, che svolge in particolare un ruolo importante di barriera immunitaria. Come consumare le verdure lattofermentate ? Le verdure lattofermentate possono essere consumate molto regolarmente, ogni giorno, ad esempio comme accompagnamento. Un consumo eccessivo di un colpo può provocare dolori di stomaco a causa di una forte acidità. Devono far parte di una dieta varia ed equilibrata. Ci sono rischi con la lattofermentazione ? Contrariamente alla conservazione mediante trattamento termico (ad esempio sterilizzazione) o al congelamento, che possono presentare grandi rischi in caso di problemi (cattive chiusure, scongelamento involontario) e provocare ad esempio lo sviluppo della tossina botulinica, la lattofermentazione è un trattamento molto sicuro. In particolare, l’ambiente acido evita lo sviluppo di agenti patogeni. Tuttavia, in caso di dubbi, cattivi odori ou colori inappropriati, non esitate a buttare via la conserva.  
Ce tutoriel est réalisé en collaboration avec Claire Yobé, pratiquant la lactofermentation depuis plus de 30 ans et formatrice sur le sujet. L'objectif est de pouvoir conserver facilement sur le long terme des surplus de légumes issus du jardin (en été par exemple) ou d'un achat trop important par rapport au besoin. '''Chiffres clés sur le gaspillage alimentaire''' *1/3 des aliments produits dans le monde est perdu ou gaspillé *En France, 50% du gaspillage se fait à la maison *Un français gaspille 20kg d'aliments par an *Les légumes et les fruits sont des plus gaspillés avec respectivement 31% et 19% des pertes '''Qu'est ce que la lactofermentation ou fermentation lactique?''' La lactofermentation est la transformation des glucides en acide lactique par les ferments lactiques (micro-organismes spécifiques naturellement présents). Cette fermentation est utilisée depuis des siècles pour la conservation du lait (ex: yaourt), des légumes (ex: choucroute), de la viande (ex: saucisson) ou encore du poisson (ex: Nuoc-mâm). '''Comment est-il possible de conserver des légumes grâce à la fermentation lactique?''' Les légumes portent sur leur surface des micro-organismes (champignons microscopiques, bactéries) qui, laissés à l'air libre, provoquent la putréfaction. En l'absence d'air (anaérobie) et en présence d'une légère quantité de sel qui inhibe les autres ferments, ceux de la famille des ferments lactiques prennent le dessus : c'est le début du processus de fermentation lactique. Ces bactéries se développent en se nourrissant des glucides présents dans les aliments et les transforment en acide lactique. Au fur et à mesure du processus, la quantité d'acide lactique augmentant, le jus devient de plus en plus acide. Cette acidité neutralise le développement de la putréfaction. Lorsque le milieu devient suffisamment acide (pH autour de 4), les bactéries lactiques sont elles-mêmes inhibées. Le produit devient stable, ce qui permet une longue conservation de plusieurs mois voir années. '''Quels types de légumes conserver avec la lactofermentation?''' Il est possible de conserver quasiment tous les légumes qui se mangent crus. (ex: choux, concombres, carottes, betteraves, etc) '''Quels sont les apports nutritionnels et sur la santé des légumes lactofermentés?''' 1) Facilitation de la digestion et l'assimilation des nutriments. Les ferments lactiques permettent de "pré-digérer" les légumes grâce à des enzymes, ce qui facilite la digestion ainsi que l'assimilation des nutriments et minéraux par le corps. 2) Ils sont sources de vitamines. Les légumes lactofermentés contiennent autant voir plus de vitamines que les légumes crus, notamment les vitamines C, B, K, PP. C'est pourquoi traditionnellement, les navires embarquaient des quantités de choucroute, riche en vitamine C, qui évitaient le scorbut à l'équipage. 3) Ils participent au bon fonctionnement de l'intestin et du système immunitaire. Les ferments lactiques sont des "pro-biotiques" pour la flore intestinale qui joue notamment un rôle important de barrière immunitaire. '''Comment consommer les légumes lactofermentés?''' Les légumes lactofermentés peuvent se consommer très régulièrement, tous les jours, en accompagnement par exemple. Une trop forte consommation d'un coup peut provoquer des douleurs d'estomac dues à une acidité importante. Ils doivent faire partie d'une alimentation variée et équilibrée. '''Y a t-il des risques avec la lactofermentation?''' Contrairement à la conservation par traitement à la chaleur (ex: stérilisation) ou à la congélation, qui peuvent présenter de grands risques en cas de problèmes (mauvaises fermetures, décongélation involontaire) et provoquer par exemple le développement de la toxine botulique, la lactofermentation est un procédé très sûr. Le milieu acide permet notamment d'éviter le développement de pathogène. Cependant, en cas de doutes, de mauvaises odeurs ou de couleurs inappropriées, ne pas hésiter à jeter la conserve.  
Ce tutoriel est réalisé en collaboration avec Claire Yobé, pratiquant la lactofermentation depuis plus de 30 ans et formatrice sur le sujet. L'objectif est de pouvoir conserver facilement sur le long terme des surplus de légumes issus du jardin (en été par exemple) ou d'un achat trop important par rapport au besoin. '''Chiffres clés sur le gaspillage alimentaire''' *1/3 des aliments produits dans le monde est perdu ou gaspillé *En France, 50% du gaspillage se fait à la maison *Un français gaspille 20kg d'aliments par an *Les légumes et les fruits sont des plus gaspillés avec respectivement 31% et 19% des pertes '''Qu'est ce que la lactofermentation ou fermentation lactique?''' La lactofermentation est la transformation des glucides en acide lactique par les ferments lactiques (micro-organismes spécifiques naturellement présents). Cette fermentation est utilisée depuis des siècles pour la conservation du lait (ex: yaourt), des légumes (ex: choucroute), de la viande (ex: saucisson) ou encore du poisson (ex: Nuoc-mâm). '''Comment est-il possible de conserver des légumes grâce à la fermentation lactique?''' Les légumes portent sur leur surface des micro-organismes (champignons microscopiques, bactéries) qui, laissés à l'air libre, provoquent la putréfaction. En l'absence d'air (anaérobie) et en présence d'une légère quantité de sel qui inhibe les autres ferments, ceux de la famille des ferments lactiques prennent le dessus : c'est le début du processus de fermentation lactique. Ces bactéries se développent en se nourrissant des glucides présents dans les aliments et les transforment en acide lactique. Au fur et à mesure du processus, la quantité d'acide lactique augmentant, le jus devient de plus en plus acide. Cette acidité neutralise le développement de la putréfaction. Lorsque le milieu devient suffisamment acide (pH autour de 4), les bactéries lactiques sont elles-mêmes inhibées. Le produit devient stable, ce qui permet une longue conservation de plusieurs mois voir années. '''Quels types de légumes conserver avec la lactofermentation?''' Il est possible de conserver quasiment tous les légumes qui se mangent crus. (ex: choux, concombres, carottes, betteraves, etc) '''Quels sont les apports nutritionnels et sur la santé des légumes lactofermentés?''' 1) Facilitation de la digestion et l'assimilation des nutriments. Les ferments lactiques permettent de "pré-digérer" les légumes grâce à des enzymes, ce qui facilite la digestion ainsi que l'assimilation des nutriments et minéraux par le corps. 2) Ils sont sources de vitamines. Les légumes lactofermentés contiennent autant voir plus de vitamines que les légumes crus, notamment les vitamines C, B, K, PP. C'est pourquoi traditionnellement, les navires embarquaient des quantités de choucroute, riche en vitamine C, qui évitaient le scorbut à l'équipage. 3) Ils participent au bon fonctionnement de l'intestin et du système immunitaire. Les ferments lactiques sont des "pro-biotiques" pour la flore intestinale qui joue notamment un rôle important de barrière immunitaire. '''Comment consommer les légumes lactofermentés?''' Les légumes lactofermentés peuvent se consommer très régulièrement, tous les jours, en accompagnement par exemple. Une trop forte consommation d'un coup peut provoquer des douleurs d'estomac dues à une acidité importante. Ils doivent faire partie d'une alimentation variée et équilibrée. '''Y a t-il des risques avec la lactofermentation?''' Contrairement à la conservation par traitement à la chaleur (ex: stérilisation) ou à la congélation, qui peuvent présenter de grands risques en cas de problèmes (mauvaises fermetures, décongélation involontaire) et provoquer par exemple le développement de la toxine botulique, la lactofermentation est un procédé très sûr. Le milieu acide permet notamment d'éviter le développement de pathogène. Cependant, en cas de doutes, de mauvaises odeurs ou de couleurs inappropriées, ne pas hésiter à jeter la conserve.  
Comme vous avez du vous en rendre compte dans le monde moderne, on apprend une grande partie des compétences dites '"professionelle" en milieu professionnel, et souvent à partir de l'observation. Si vous voulez vous construire un abri pour faire face à l'effondrement ou si vous voulez vivre en mode autonome avec peu de moyens, ou si vous voulez simplement construire une jolie cabane, vous n'aurez pas beaucoup d'occasions de développer ces compétences. Je vous propose donc une série de vidéos assez instructives sur la construction de cabanes pour la plupart avec un minimum d'outils motorisés,  +
Contenant en verre pour la conservation alimentaire, par exemple de légumes. Technique adaptée à un contexte où l'acquisition de bocaux en verre est impossible ou compliquée, chère, etc. mais où les bouteilles en verre sont accessibles/disponibles. Ce tutoriel et son estimation de coût a été pensé pour l'utilisation par la population rwandaise. Dans ce pays, la consigne d'une bouteille en verre est de 30 centimes d'euro et les autres matériaux sont supposés accessibles par la population.  +
En 2017, dans le monde, sur 208 millions de grossesses, 41% sont non désirées, d’où 41 millions d’avortements, 11 millions de fausses couches et 70 000 femmes en décèdent…. Soit un décès toutes les 7min30s. En France, '''la contraception des couples repose actuellement uniquement sur les femmes dans 2/3 des cas''' (Le Guen et al 2017). Certaines femmes supportent mal leurs moyens de contraception, d’autres évoquent la charge mentale liée au non-choix de la contraception pour les femmes. La contraception masculine thermique est l’une des alternatives accessible pour que les hommes puissent assumer leur part de responsabilité contraceptive dans le partage et la mutualisation. En 2020, il n’est toujours pas possible aux garçons de se saisir officiellement de la méthode '''contraception thermique dite masculine par remontée testiculaire''' pourtant naturelle, sûre, efficace et réversible. Pourtant, au niveau international comme en France, '''les hommes seraient majoritairement prêts à utiliser une méthode de contraception dite masculine''' (Heinemann et al. 2005). Actuellement, les hommes ont le choix entre quatre méthodes contraceptives : *Le préservatif masculin, *Le retrait ou coït interrompu, *La vasectomie, *[http://www.contraceptionmasculine.fr/la-methode-hormonale/ '''La méthode hormonale''']. '''Pourtant, depuis les années 90, une méthode thermique existe et <u>son indice d'efficacité est mieux classé que celui de la pilule féminine</u>. [https://www.youtube.com/watch?v=3b3tgAP1Pvk --> présentation comparative de Brut.fr sur ces 5 méthodes contraceptives]''' Elle est basée sur la connaissance séculaire de la thermo-dépendance de la spermatogenèse. Il est cliniquement démontré que '''la méthode de contraception thermique répond aux critères des méthodes contraceptives officielles : efficacité, réversibilité, absence d’effet secondaire et acceptabilité'''. Les critères environnementaux, sociaux et économiques sont aussi importants dans le choix des modalités contraceptives. [https://thoreme.com/switch-up --> Retrouvez toutes les études cliniques, l’histoire de la méthode et des outils de maintien testiculaire en position dite haute accessibles ici: '''Switch up'''] Ces méthodes thermiques existent, elles sont fiables, mais leur diffusion est limitée, principalement pour deux raisons : *Défaut de connaissance de la population générale, *Manque de formation de la population médicale impliquée dans la prescription contraceptive (Amouroux et al. 2018). <div class="icon-instructions caution-icon"> <div class="icon-instructions-icon"><i class="fa fa-exclamation-triangle"></i></div> <div class="icon-instructions-text">ATTENTION cette méthode contraceptive ne prévient pas des maladies sexuellement transmissibles (MST/IST), seul le préservatif réalise une contraception et une prévention des maladies.</div> </div> '''Faire connaître la contraception masculine thermique : des associations et des collectifs s’activent depuis plus de 20 ans''' L’Association pour la Recherche et le Développement de la Contraception Masculine ([http://www.contraceptionmasculine.fr/ '''ARDECOM''']) et le collectif [[Mailto:thomasboulouetcie@riseup.net|Thomas BOULOU]] militent, entre autres, pour rendre cette méthode accessible. Ils agissent au travers de la création de groupes locaux d’accompagnement et la confection de sous-vêtements de remontée testiculaire. Depuis une vingtaine d’années des garçons sont suivis médicalement dans le cadre de la contraception masculine thermique au CHU de Toulouse ou par leur médecin généraliste ''Introduction reprise d'après l'écrit de Maxime Labrit, infirmier créateur de l'Andro-switch''  
La formule du CoolRoofDIY est simple à réaliser soi-même, avec des ingrédients disponibles en grande surface ou en magasin de bricolage : bicarbonate de soude, caséine, poudre de marbre, fouet, saladier, balance, seau, et eau. Issue du fruit de 2 années de recherche, la recette du CoolRoof DIY a été testée par les équipes de Cool Roof France afin d’en valider sa formulation, les caractéristiques (adhérence, réflectance, vieillissement), les performances environnementales et les modalités d’application. Des essais ont été menés sur toiture plate et ardoise. Vous pouvez tout à fait tester sur d’autres matériaux, le CoolRoof DIY étant éphémère et nettoyable.   Applicable aussi simplement qu’une peinture classique, la solution CoolRoof DIY est économique : environ 3€TTC/m2, pour un grammage appliqué de 900g/m2. De plus, la formule ne contient pas de polluant : aucun des ingrédients ne présente de risque pour la santé des individus ou l’environnement.   Après l'été, la solution CoolRoof DIY est nettoyable à l'eau et à la brosse ou au nettoyeur haute pression. Attention, toutefois, aux résidus qui peuvent laisser des traces. Pour cela, nous vous conseillons de protéger vos surfaces (terrasses, murs, etc) avec une bâche.   NB : Lors de fortes pluies, il est possible que la solution s'efface de votre toit.  +
Las botellas tienen un impacto significativo en el medio ambiente. 89 mil millones de botellas de agua de plástico se venden en todo el mundo cada año. Estados Unidos es el mayor consumidor de agua embotellada. Los franceses son grandes exportadores de agua embotellada. La India y China triplicaron y duplicaron su consumo entre 2000 y 2005. Por ejemplo, según el Worldwatch Institute, una organización independiente, casi 2 millones de toneladas de botellas de tereftalato de polietileno (PET) terminan en vertederos cada año en los Estados Unidos. En muchos países de todo el mundo se han establecido sistemas de recogida y reciclaje de estas botellas. Por ejemplo, Valorplast en Francia organiza la recogida y reciclaje de estas botellas, a las que se les da una segunda vida como almohadas, edredones, cojines, bolígrafos... Lamentablemente, muchos de ellos, sobre todo en los países que carecen de instalaciones de recogida y reciclado, siguen circulando y se acumulan en vertederos a cielo abierto o terminan en los océanos. Incluso en Francia, donde existen las industrias de reciclaje, menos del 20% de los materiales plásticos son reciclados. El equipo de Nomade des Mers ha descubierto en Brasil la importancia del problema del reciclaje de plástico. PET, PVC, PEHD.... Hay muchos tipos de plástico, casi todos reutilizables o reciclables, pero muy pocos lo son. Una posible reutilización de las botellas de agua PET es la transformación en hilo. Gracias a una herramienta muy fácil de fabricar a bajo coste, es posible transformar una botella de PET en alambre de plástico que se puede utilizar para todo tipo de cosas, incluso para realizar uniones muy fuertes. Sillas, muletas, carros, mesas, herramientas... Este alambre de plástico es un recurso muy útil y casi inagotable en la actualidad.  +